IL CANE DEL SANTO è ambientato a Riozzo, un piccolo borgo alle porte di Milano. Riozzo è, oggi, una frazione popolosa di Cerro al Lambro, ma all’epoca della nostra avventura era un agglomerato di ville nobiliari edificate per i sollazzi estivi dei nobili milanesi.
E’ qui, tra queste cascine incastellate, che i due cugini Pietro, il Conte, e Paolo, il visconte, si fronteggiano più per amor proprio che per dedizione alla loro terra.
In una serie di rocambolesche ed esilaranti avventure, che ruotano attorno ad una frequentatissima locanda-bordello, i ricchi contendenti si sfidano a colpi di (presunta) generosità per risollevare le sorti dello sfortunato villaggio.
I personaggi de “IL CANE DEL SANTO”
- Il visconte Paolo, che vorrebbe essere il nobile più amato del paese.
- Sua moglie Linda, la temuta consorte.
- Il conte Pietro, cugino del visconte Paolo. Voleva, pure lui, essere il nobile più amato del paese.
- Sua moglie Luisa, per certi versi spettacolare.
- Don Gianni, senza di lui, Lia non sarebbe diventata santa.
- Lia, la prostituta più bella e richiesta del bordello.
- Felicita, la direttrice del lupanare.
- Michele del Capanno, l’artista incompreso.
- Ugo il cantiniere, l’esploratore del conte.
- Marco da Ariminium, il medico, frivolo, del paese.
- Aziz, il turco rabdomante.
- Gli abitanti dello sventurato borgo di Riozzo.
Si legge dai commenti tratti da anobii:
- Il buonumore è assicurato…
- Una storia lieve, di paese, di quelle che fanno ridere grasso…
- … durante la lettura, tanti sorrisi e risate.
- Un gradevole e facile racconto adatto a tutti capace di accendere un sorriso che dall’inizio ti accompagna fino alla fine.
- A me ha ricordato un pò, per l’ambientazione e l’atmosfera, il film “Non ci resta che piangere.
LA VICENDA
Sul piccolo borgo di Riozzo, il vento pare sollevare un’immensa nuvola di polvere. Sul villaggio, in realtà, si sono abbattuti contemporaneamente ben tre accadimenti infausti: la chiesa di Santa Maria della Sorgente è crollata sotto il gravame degli anni, i due borghigiani più avvenenti del luogo vi sono rimasti sepolti, e la fonte miracolosa del Riozzello, meta di pellegrinaggio e fonte di ricchezza per la popolazione, si è completamente prosciugata. Rimosse le macerie, dei corpi del bel don Gianni e dell’affascinante Lia, la prostituta più richiesta dell’intero circondario, non si trova alcuna traccia. Si dice che lui le abbia toccato il cuore, e in conseguenza di ciò entrambi sono ascesi al Paradiso…
Allora, per risollevare le sorti dello sfortunato abitato, i nobili possidenti del paese, i cugini e rivali Pietro e Paolo, decidono, ciascuno per propria convenienza, di ricostruire il sacro tempio e di ripristinare la prodigiosa polla. Il destino, tuttavia, sembra voler osteggiare i loro lodevoli propositi…
L’immagine di copertina è: Luigi Gioli, Casolari, 1880, Collezione privata.
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